Approccio sessuologico alla vulvodinia
La vulvodinia è una condizione invalidante della sessualità femminile perché interviene in modo incisivo nella vita quotidiana ed in maniera molto incisiva anche nel rapporto di coppia. Questo perché il dolore presente durante il rapporto di penetrazione spinge i partner ad evitare progressivamente la sessualità rischiando di compromettere la relazione.
La vulvodinia è una condizione che tende a deteriorare la femminilità della donna, la sua autostima e il senso di autoefficacia personale, creando una ferita profonda nell’area della femminilità.
Dal momento in cui compaiono i primi sintomi locali si susseguono una serie di comportamenti tipici, della donna e poi della coppia, che conducono ad un’escalation del disagio:
1. Sottovalutazione e sporadico comportamento di evitamento della penetrazione. Inizialmente si pensa che il dolore derivi esclusivamente da una condizione dermatologica momentanea pertanto si tende ad evitare la penetrazione durante il rapporto sessuale facendo sporadici tentativi.
2. Limitazione della flessibilità sessuale. In un secondo momento, vedendo che la situazione dolorosa non migliora, si possono mettere in atto 2 diverse modalità di comportamento:
a) diminuzione dei tentativi di penetrazione e limitazione della sessualità al solo scambio masturbatorio
b) assunzione di un approccio più duro insistendo sui tentativi di penetrazione allo scopo di sopportare il dolore
3. Ansia e tristezza procurano pianto post coitale. In questa fase ci si rende conto che il problema “dermatologico” non si risolve da solo. Questa presa di coscienza provoca senso di impotenza e paura manifestando attacchi ansiosi prima di ogni approccio sessuale e crisi di pianto dopo il rapporto doloroso.
4. Evitamento assoluto della sessualità. Risulta evidente che il vissuto del piacere durante il rapporto sessuale si riduce ampiamente fino ad essere sostituito dal dolore, dall’ansia e dalla tristezza. Queste emozioni vengono automaticamente associate al rapporto sessuale con l’esito di evitare totalmente ogni tipo di approccio.
5. Freddezza e assenza di tenerezza nella coppia. La paura di trovarsi nella situazione che il partner esprima desiderio sessuale rende la donna fredda e distaccata e intenta ad evitare ogni forma di contatto e vicinanza fisica. L’esito di questa esclation comportamentale mette la donna e la coppia in una situazione di esplicita crisi. Spesso la coppia arriva alla separazione.
Le conseguenze psicologiche:
1. progressivo svilimento della propria femminilità
2. erosione della propria autostima per non sentirsi in grado di provare e procurare piacere.
3. Riduzione del senso di autoefficacia personale a causa dell’impotenza nel non essere stata in grado di risolvere il problema
4. stato ansioso depressivo ed evitamento sociale
5. la riduzione del piacere, della gioia e dell’interesse a compiere altri compiti di vita quotidiana iniziano a limitare anche altre aree come lo studio e il lavoro
6. si possono accentuare conflitti con alcune figure specifiche della famiglia di origine
La mia osservazione clinica sui casi di vulvodinia ha condotto ad individuare fattori comuni nelle donne con questo disturbo:
· Dinamiche familiari interpretate come umilianti del ruolo della donna
· Almeno un genitore ansioso e controllante
· Discrepanza culturale con i genitori
· Educazione di tipo moralista
· Tratto ossessivo di personalità
· Ansia sociale
· Partners con bassa abilità empatica
· Eccessiva igiene personale
· Lieve plusdotazione intellettiva
· Storia di successi scolastici
· Temperamento ambizioso
Ci sono percorsi alternativi che si possono attuare per evitare che il disagio locale conduca ad esiti così drammatici.
1) Quando l’attività sessuale provoca dolore o fastidio è fondamentale FERMARSI e rivolgersi al proprio ginecologo, NON INSISTERE con la penetrazione, NON SOTTOVALUTARE il disagio
2) Insieme al proprio ginecologo VALUTARE la possibilità di prendere in considerazione una CONSULENZA SESSUOLOGICA
La vulvodinia NON è una malattia ma una Sindrome, pertanto la Cura è personalizzata, secondo il mio modello Bio Psico Sociale:
Psicoterapia
Dieta specifica
Fisioterapia pavimento pelvico
Integratori
Protocollo farmacologico in casi eccezionali
Dr. Giusy Nasello